Si tratta del primo documento indirizzato alle amministrazioni pubbliche- scuole, strutture sanitarie, Comuni, Tribunali, Ministeri- che contiene raccomandazioni e indicazioni su come sfruttare al meglio le opportunità offerte dall’Intelligenza Artificiale, limitandone criticità e aspetti problematici, per sviluppare servizi pubblici sempre più a misura di cittadino.
In particolare nel libro si raccontano le varie sfide: quelle caratteristiche dell’applicazione dell’IA, come le sfide etiche, giuridiche, tecnologiche, culturali e relative alla relazione delle nuove tecnologie con l’essere umano e quelle che derivano dall’implementare l’IA nella Pubblica amministrazione, come l’eliminazione delle diseguaglianze, la misurazione d’impatto, l’accompagnamento alla trasformazione seguendo per tutte un approccio multidisciplinare e sistemico.
Il libro bianco affronta i temi delineati con un approccio snello e sintetico in modo da permetterne la lettura anche ai non addetti ai lavori e contiene una decalogo di raccomandazioni per il settore pubblico: indicazioni che nascono per rispondere alle sfide affrontate nel documento.
tratto dalla nona sfida:
L’ultima sfida, l’essere umano, è quella della costruzione del senso attorno all’Intelligenza Artificiale, intesa come la necessità di fare in modo che tutti, sia i cittadini, sia le Istituzioni, siano consapevoli del significato profondo che può assumere l’utilizzo di questi strumenti, dei loro vantaggi, ma anche dei loro problemi. A questo scopo, si propongono sperimentazioni nell’ambito del design, delle arti, della psicologia, dell’antropologia, della sociologia e, in generale, delle discipline umanistiche, che possono creare ponti tra ricerca, industria e società.
L’Intelligenza Artificiale è allo stesso tempo un’innovazione tecnologica e sociale, che può trasformare radicalmente il nostro mondo, sia nel bene, sia nel male. È necessario, quindi, accompagnarla con attenzione, governandola nella direzione che ci appare più giusta. Per questo, il libro bianco si conclude con un insieme di raccomandazioni che l’Agenzia per l’Italia Digitale, la Task force e la community che si è creata intorno ad essa, costituita da più di 500 fra esperti e cittadini, intendono condividere con i suoi lettori e con la cittadinanza, al fine di sollevare una discussione che non si deve fermare, ma che deve accompagnare da qui in avanti i processi di sviluppo, di ammodernamento e di miglioramento dello Stato e della nostra società.
buona lettura!